DarkHole |
|
| I Am the Walrus è ritenuto dalla critica il vertice compositivo che Lennon non avrebbe mai più raggiunto[25] e lo stesso John annovera la composizione fra le sue creazioni preferite[26]. Il Walrus del titolo proviene dalla poesia Il Tricheco e il Falegname, tratta da Alice oltre lo specchio di Lewis Carroll, autore letterario particolarmente amato da Lennon, e il testo del brano è il prodotto del genio surreale di John che, secondo Pete Shotton, ebbe la scintilla creativa dopo aver saputo che presso l’Istituto che frequentava da ragazzo, la Quarry Bank High School di Liverpool, era in uso nei corsi di lingua inglese far studiare i testi dei Beatles[27]. John rivide i propri giorni adolescenziali e rivisse le dolorose frustrazioni (“I’m crying…”) di studente sottostimato dai professori. Perciò volle provocatoriamente mettere assieme un guazzabuglio lessicale per irridere i seriosi insegnanti che a suo giudizio avevano ingiustamente decretato il suo insuccesso scolastico. Da questo punto di partenza John, in un turbinio di parole inventate e con riferimenti fra gli altri ad Allen Ginsberg (“the elementary penguin”), Eric Burdon (“the Eggman”), i suoi insegnanti di scuola (“expert texpert”) celati in immagini allucinate indotte dall’LSD, estese la critica corrosiva alle convenzioni, alla società e alle istituzioni che risposero appigliandosi ai versi “pornographic priestess, boy you been a naughty girl, you let your knickers down” (“sacerdotessa pornografica, ragazzi, sei stata sconveniente, ti sei abbassata le mutande”) per bandire il pezzo dalla BBC[28]. E non stupisce che in quel groviglio di liriche George Harrison avesse trovato il proprio mantra che lo avrebbe accompagnato l’anno successivo nel ritiro indiano di Rishikesh[29]. Senza dire troppe minchiate.
|
| |